I contenuti di qualità premiano il Seo: il modello Google EAT

da | Ago 19, 2020 | Informazione e contenuti

Home 9 Informazione e contenuti 9 I contenuti di qualità premiano il Seo: il modello Google EAT

Basta fake news. Di fronte ad un abbassamento del livello dell’informazione e all’utilizzo eccessivo di titoli sensazionalistici, Google e altre piattaforme online hanno deciso di agire e premiare le notizie autentiche da fonti ritenute affidabili.

A stabilire l’affidabilità di una notizia o di una fonte di informazione è il modello EAT acronimo di Expertise, Authoritativness, Trustworthiness (Esperienza, Autorevolezza, Affidabilità). Questi tre cardini, già fondamentali nelle indicazioni di Google ai Quality Rater, acquisiscono ancora più importanza dopo essere stati inseriti nelle linee guida per essere indicizzati in Google Discover.

Cosa significa l’acronimo EAT per Google

L’acronimo Eat significa Expertise, Authoritativness, Trustworthiness (Esperienza, Autorevolezza, Affidabilità) e specifica quali sono i parametri per misurare la qualità dei contenuti online. Valgono per tutti i tipi di contenuti, ma in particolare per quelli YMYL (Your Money, Your Life) che trattano argomenti specifici sugli investimenti o sulla vita delle persone. Per esempio, gli articoli su argomenti medici e sulla salute sono stati tra i più colpiti dal cosiddetto Medical update di Google.

Esperienza

Per ogni contenuto deve essere chiaro chi è l’autore e questo deve avere un’esperienza nel settore di riferimento. Questa esperienza può essere professionale o anche di vita. Se ho vissuto una malattia, ho l’esperienza necessaria per scrivere su una pagina che ha lo scopo di fornire un racconto, ma non su una che vuole spiegare scientificamente i risultati di una terapia e che quindi deve essere scritta da un medico o ricercatore.

Autorevolezza

L’autorevolezza è più legata ad un ambito professionale e indaga se l’autore (o il sito web) è adeguato al tipo di contenuto della pagina. Il primo concetto sul quale si basa è quello della referenza dai pari attraverso la link building: se altri autori autorevoli (o domini con una buona auhority) linkano il suo contenuto, significa che lo reputano coerente ed utile e quindi lo consigliano. Il secondo concetto è quello legato alle entità: Google capisce che l’entità autore è legata all’entità argomento e quindi le dà valore in quel contesto.

Affidabilità

Questo è uno dei parametri più importanti. L’affidabilità si riferisce all’accuratezza con il quale vengono trattati determinati argomenti dalla pagina o dal sito web. È importante citare le fonti e linkare contenuti autorevoli che permettano di verificare l’informazione.

Dalle indicazioni ai Quality Rater alle linee guida di Google Discover

I primi accenni ai contenuti EAT si sono visti proprio nelle indicazioni per i Quality Rater rilasciate da Google nel 2015. Si tratta di un documento con le istruzioni per scegliere i contenuti di qualità, soprattutto in relazione ai temi più delicati e che possono influire sulla vita, la salute e i soldi delle persone. Con il Medical update del 2018 queste indicazioni sono tornate alla ribalta perché molti siti che trattavano proprio questi temi hanno avvertito delle variazioni in Serp.

Recentemente Google ha rilanciato questo tema spiegando come il modello EAT verrà presto utilizzato per determinare l’indicizzazione dei siti web di news e informazione in Google Discover, una delle maggiori fonti di traffico per questo tipo di portali.

Prima di Google: le valutazioni di NewsGuard

Prima di Google ci sono state altre piattaforme che hanno monitorato su parametri simili al fine di promuovere il giornalismo e l’informazione di qualità. Tra questi c’è NewsGuard che ha analizzato con metodo certosino i più grandi siti di informazione del mondo basandosi sui criteri di credibilità e trasparenza e assegnando una valutazione complessiva che talvolta ha punito alcuni dei siti ai primi posti nelle classifiche di traffico.

NewsGuard non ha certo il potere di Google che è in grado di aumentare o diminuire il traffico web e di conseguenza il profitto (ecco come guadagnare con il giornalismo online), ma ha spinto alcuni siti a correggere il tiro. Molti di questi hanno infatti iniziato a verificare le fonti, rinunciare a titoli troppo sensazionalistici e dichiarare le informazioni sulla redazione e sugli autori degli articoli.

Come creare contenuti di qualità ottimizzati per Google

Google sta spingendo verso i contenuti di qualità e così stanno facendo anche altre piattaforme come Facebook, Twitter, LinkedIn. Non esistono trucchi Seo per ingannare l’algoritmo che analizza le news, ma solo buone pratiche di giornalismo di qualità (leggi la guida Seo per giornalisti).

A livello generale, un sito dovrebbe sempre dichiarare chi è l’autore dell’articolo e fornire indicazioni per contattare la redazione. Inoltre, dovrebbe affrontare argomenti per i quali può garantire una buona autorevolezza. Un buon profilo di link building da altri siti autorevoli è un’arma in più, ma deve essere il più naturale possibile.

A livello di singola notizia, vale la regola dell’originalità del contenuto: sono da evitare le notizie scopiazzate da altre parti. Se utilizziamo una fonte, dobbiamo verificarla accuratamente e citarla (se possibile con link). Il titolo deve essere chiaro e coerente con i contenuti: a Google non piacciono titoli e immagini click-bait. L’autore deve essere autorevole oppure deve dimostrare la veridicità delle informazioni riportate.

Il punto di partenza è un piano editoriale ben strutturato, seguito da un’analisi scrupolosa; il traguardo è un contenuto di qualità che dia un valore aggiunto al lettore.

Luigi Nervo

Luigi Nervo

Digital Marketing Manager

Esperto di marketing, Seo e contenuti (leggi la bio).

Metiamoci in contatto

Vuoi aggiungere valore alle tue attività di digital marketing?

Mettiamoci subito in contatto! Mi trovi su LinkedIn, oppure puoi scrivermi compilando il form che segue.

Spero di sentirti presto.

13 + 1 =

Luigi Nervo

Luigi Nervo

Digital Marketing Manager

Esperto di marketing, Seo e contenuti (leggi la bio).